Data: 4 Agosto 2023.
L’aggiornamento delle normative ha portato ad alcuni cambiamenti nella gestione del magazzino fiscale.
Per poter adempiere correttamente a quanto richiesto dalla legge, è bene conoscere nei dettagli gli obblighi e i parametri definiti per la gestione dei movimenti e il controllo contabile del magazzino.
Quali catene di negozi sono interessate? Quali sono gli adempimenti richiesti? Come si calcola il valore delle rimanenze del magazzino? È possibile automatizzare e ottimizzare questo processo all’interno di un gestionale per una catena di negozi?
Proviamo a rispondere a tutte queste domande.
Con il Decreto Fiscale 2022 (DL n. 146/2021), sono stati ridefiniti parametri e obblighi per la contabilità del magazzino.
L’obbligo di tenuta delle scritture contabili si applica in funzione dell’esistenza di particolari condizioni:
L’applicazione della norma quindi non è immediata e nemmeno permanente.
Se un’impresa non oltrepassa per due anni consecutivi i parametri contabili definiti (per entrambi i valori corrispondenti a ricavi e rimanente), l’obbligo decade per legge. L’impresa non è quindi più tenuta alla gestione del magazzino fiscale per il successivo periodo di imposta.
D’altro canto, nel caso si rientrasse nuovamente nelle condizioni sopraccitate, l’obbligo di tenuta delle scritture contabili del magazzino tornerebbe attivo.
Da un punto di vista amministrativo, è consigliabile quindi mantenere una gestione del magazzino fiscale continuativa, possibilmente con il supporto di un modulo dedicato all’interno del gestionale della catena di negozi.
Definiti gli obblighi sanciti dalla legge, vediamo ora quali elementi concorrono a definire il totale dei ricavi e delle rimanenze.
Per tutte le imprese, il calcolo dei ricavi nella gestione del magazzino fiscale deve obbligatoriamente comprendere le seguenti voci:
Parallelamente, per quanto concerne le rimanenze di magazzino, la legge in materia di gestione delle scritture contabile considera all’interno di questa categoria diverse tipologie di beni:
Per la corretta gestione del magazzino fiscale, le diverse tipologie di rimanenze devono essere valutate singolarmente e indipendentemente dalle altre.
Per la valutazione contabile delle rimanenze a magazzino, la normativa lascia alle imprese la libertà di scegliere il metodo di calcolo: FIFO, LIFO o costo medio ponderato (per i beni fungibili).
Secondo il principio di continuità è però necessario che una volta scelto il metodo di contabilizzazione venga mantenuto nei successivi esercizi.
Va quindi selezionata la metodologia più in linea con i propri processi di approvvigionamento e gestione scorte.
Vediamo i criteri di valutazione legati ai processi nello specifico:
È bene specificare che ognuno di questi metodi può restituire un risultato contabile leggermente diverso. Il mantenimento nel tempo dello stesso metodo permette quindi una valutazione delle rimanenze realistica e coerente.
Come abbiamo visto in questo articolo, la gestione del magazzino fiscale richiede di seguire specifici parametri e di effettuare diverse operazioni per poter soddisfare quanto previsto dalle normative.
Per le imprese che rientrano nell’obbligo di tenuta delle scritture contabili, è consigliabile automatizzare questo processo integrandolo all’interno delle funzionalità del gestionale per catene di negozi.
Nel caso di Dinamo Retail, il software è dotato di un modulo dedicato alla gestione del magazzino fiscale in grado di: